La tallonite, è un’altra “bestia nera” dell’atleta, trattasi di un’infiammazione che colpisce l’area del retropiede inferiore. Il suo insorgere nell’atleta può essere condizionato da molti aspetti, quali:
- alterazioni posturali primarie e secondarie
- calzature non idonee alla conformità della pianta del piede
- tendinopatia inserzionale, infiammazione causata dagli sport nei quali viene sollecitata la zona del tallone e del calcagno
La tallonite si manifesta con un dolore, a volte anche molto intenso, concentrato nella zona del tallone e del calcagno. Solitamente, la sintomatologia dolorosa è più forte al mattino, dopo essersi alzati, o in generale ogni volta che ci si mette in piedi dopo essere stati seduti o sdraiati per lungo tempo.
Come si può curare la tallonite?
Le terapie e le cure consigliate per la tallonite variano a seconda delle cause che determinano l’infiammazione.
Solitamente si rende necessario un riposo dell’area interessata per 15 giorni, arco temporale in cui generalmente la tallonite evolve verso la guarigione. Nei casi più gravi si interviene con trattamenti specifici, come la mesoterapia, le infiltrazioni e la fisioterapia.
In molti runners l’insorgere della tallonite è conseguenza di una errata tecnica di atterraggio, basata su un impatto al suolo di tallone, con un continuo shock da compressione che potrebbe essere annullato con un corretto atterraggio di mesopiede che ripartisce le forze su un maggior numero di articolazioni espressamente deputate a tale compito. La prevenzione è basata sulla riattivazione funzionale del piede e della caviglia e sulla rieducazione ad una corretta tecnica di corsa.