La periostite tibiale è un’infiammazione a carico del periostio Per chi non lo sapesse il periostio è una membrana, tipo una buccia di cipolla, di tessuto connettivale che avvolge tutte le ossa.
Solitamente colpisce atleti che svolgono sport richiedenti un uso eccessivo dei muscoli della gamba (runners, cestisti, calciatori, ballerini, etc.)
Il paziente solitamente lamenta dolore sul lato frontale se -tibiale anteriore-, o all’interno della gamba se tibiale posteriore-, causato da iperaffaticamento dei muscoli. Il dolore si sviluppa solitamente in modo graduale, senza traumi, e può iniziare a manifestarsi dopo la corsa o in fasi più avanzate addirittura dopo aver camminato.
Cause
La principale causa della periostite tibiale è traumatica, infatti un eccessiva sollecitazione della muscolatura tibiale o un suo utilizzo improprio può causare microscopiche lacerazioni e il conseguente processo flogistico del periostio. Le probabilità di infiammazione del periostio aumentano notevolmente se si verificano le seguenti condizioni:
Corsa su terreni sconnessi.
- Dismetria degli arti inferiori.
- Problemi posturali o deambulatori.
- Eccessivo carico di lavoro senza un adeguato allenamento.
- Corsa su superfici con fondi troppo dure.
Diagnosi
Il psaziente solitamente lamenta un forte dolore localizzato nel margine mediale della tibia.
Nelle fasi iniziali della patologia, il dolore alla tibia compare dopo aver percorso pochi chilometri, ma in seguito tende a permanere e non è possibile allenarsi. In alcuni casi il dolore può fare la sua comparsa anche quando l’atleta è a riposo.
All’esame obiettivo il soggetto avverte dolore alla pressopalpazione; il dolore inoltre può essere evocato anche dalla flessione plantare delle dita e del piede nelle fasi più gravi può essere visibile e palpabile anche un certo gonfiore.
Un Rx già consente di individuare situazioni anormali a carico del periostio.
Trattamento
Fase acuta
Nella fase acuta l’obiettivo principale è ridurre/eliminare l’infiammazione. Di conseguenza si consiglia:
- Riposo e sospensione degli allenamenti nel periodo in cui l’infiammazione è acuta.
- Crioterapia.
- Somministrazione di antinfiammatori per via orale.
- Terapie fisiche (solitamente ultrasuoni).
- Bendaggio (taping/Ktape)
- Manipolazioni.
Fase post-acuta
- Reinserire gradualmente corsa e salto
- Massaggio profondo e stretching
- Lavoro di forza (isometrico e poi isotonico), soleo, gastrocnemio, tibiale anteriore e posteriore, quadricipite, flessori/estensori e adduttori dell’anca.
- Potrebbero essere necessarie 6 settimane se la periostite tibiale non risponde al trattamento conservativo, cambiamenti nello stile di vita o un’analisi del cammino dovrebbero essere considerati
E’ davvero molto importante gestire la periostite al meglio, in quanto tende facilmente a cronicizzare e recidivare, per cui grande attenzione andrà posta sulla distribuzione dei carichi, sulle superfici dove si corre e sul chilometraggio