l legamento arcuato del piede funziona come una corda che ammortizza il peso del corpo e i suoi movimenti: quando la tensione è eccessiva e prolungata il legamento può infiammarsi, dando luogo alla fascite plantare. Nella maggior parte dei casi il dolore associato alla fascite plantare si sviluppa gradualmente e colpisce solo un piede,
- terapia d’elezione per la fascite plantare è innanzitutto la terapia manuale per riallungare e distendere i tendini e i muscoli collaterali
- In questa fase l’obbiettivo è la riduzione del dolore e il controllo dell’infiammazione. Ghiaccio sempre più volte al giorno
- Massaggio trasverso profondo, in cui si esegue manualmente la mobilizzazione di determinate aeree fasciali con l’obbiettivo di ridurre ed eliminare eventuali restrizioni di movimento
- Tecniche miofasciali con gli IASTM tools: la parola “iastm” è l’acronimo di Instrument Assisted Soft Tissue Mobilisation, si tratta dunque di accessori (tools) di diversa forma, consistenza e materiale che utilizza il fisioterapista per trattare il tessuto miofasciale;
- I mezzi fisici più utilizzati sono:
- Le onde d’urto
- Gli ultrasuoni
- Il laser ad alta potenza
- L’ipertermia
- La tecarterapia
- Elettroterapie antalgiche
A questo si aggiunge come sempre un attento esame posturale e della corsa per valutare la distribuzione e alterazione dei carichi e sovraccarichi.
Come prevenzione per il ripresentarsi del problema, è fondamentale lavorare sulla mobilità delle dita del piede, dell’arco plantare e di tutta la catena posteriore del sistema piede gamba.