Come è emerso dai dati raccolti da un gruppo di ricerca giapponese, la maratona, come una qualsiasi corsa prolungata, provoca una vera e propria alterazione dell’altezza dell’arco plantare, dell’osso navicolare e dell’arco dorsale. Queste variazioni spesso vengono associate a lesioni e infortuni che si manifestano in un secondo momento.
Questi cambiamenti evidenziati sono stati valutati attraverso un sistema di scanner prima della partenza, all’arrivo, un giorno dopo, tre giorni dopo e otto giorni dopo la partecipazione alla maratona.
I primi dati hanno mostrato la diminuzione dell’altezza del navicolare e dell’arco plantare. L’altezza dorsale, invece, è parecchio aumentata dalla partenza all’arrivo, per poi diminuire fino all’ottavo giorno dopo la maratona.
Quello che si evince è la necessità di più di una settimana per un recupero che possa permettere il totale riallineamento del piede, in seguito allo stress indotto dal carico della maratona.
È preferibile non correre nei primi giorni dopo una maratona. Si consiglia di iniziare con camminate brevi, stimolando il recupero plantare graduale, per poi ritornare a correre dopo circa una settimana con pochi chilometri, a velocità di scarico, aumentando così le distanze gradualmente. In questo periodo di recupero possono aiutare gli esercizi dinamici sull’arco in bipodalismo, stimolando l’articolarità del piede, e lasciare i piedi completamente liberi.