Il ginocchio è una delle articolazioni più importanti del nostro corpo ed è coinvolta nella mobilità dell’arto inferiore, e soggetta a varie patologie e traumi.
La sindrome femoro-rotulea (PFSF) è uno dei più comuni disordini muscolo-scheletrici che comunemente colpisce giovani atleti. Nella letteratura scientifica viene definita come una patologia da “overuse” che aumenta il dolore e la forza compressiva dell’articolazione femoro-rotulea (FR), i quali, generalmente, non sono conseguenti a un trauma o un danno intra-articolare del ginocchio.
Negli atleti con sindrome femoro-rotulea viene evidenziata generalmente una falcata posteriore corta, un cedimento del piede verso l’interno, il ginocchio d’appoggio che si piega poco e verso l’interno, rispetto ai runner asintomatici. Diventa quindi importante lavorare sui deficit posturali attraverso esercizi di rinforzo dinamico sui muscoli posterolaterali d’anca, del ginocchio per limitarne l’effetto patologico.
L’articolazione femoro-rotulea ha un ruolo fondamentale per la funzionalità del ginocchio, soprattutto durante le attività con una flessione importante.
La rotula agisce come una leva complessa per amplificare il vantaggio meccanico del quadricipite, aumentando il braccio di leva degli estensori di ginocchio. La tensione del quadricipite e del tendine rotuleo comprime la rotula contro la superficie distale del femore creando una forza di reazione, la forza di reazione dell’articolazione femoro-rotulea.
È chiamata Sindrome Femoro-Rotulea quella condizione dolorosa che colpisce l’articolazione tra femore e rotula. Il dolore anteriore del ginocchio può essere causato da meniscosi, tendinopatie, artrosi o da problemi muscolari e dei legamenti.
La rotula nella regione in cui entra in contatto con i condili femorali ha una particolare forma a “V”, che le permette di adattarsi a livello anatomico e di scorrere come su di un binario quando il sistema muscolare del ginocchio entra in azione.
Questa patologia è uno dei disturbi più comuni del ginocchio, colpisce il 22% della popolazione e ha un’incidanza maggiore nelle donne e in coloro che praticano sport in cui viene sovraccaricata questa articolazione, come il running e il ciclismo.
Il principale sintomo che caratterizza la patologia è il dolore nel compartimento anteriore del ginocchio, in particolare in sede inferiore e laterale rispetto alla rotula.
Il dolore può irradiarsi nel tessuto circostante (verso la tibia, verso il quadricipite e posteriormente), può essere seguito da gonfiore e calore dell’articolazione. Talvolta, nelle condizioni più avanzate, la sintomatologia può essere così acuta che impedisce un corretto movimento del ginocchio.
La prima fase di trattamento è finalizzata a ridurre l’infiammazione e il dolore. Si interviene con farmaci e terapie fisiche come la Tecar, Laser, le onde d’urto, kinesio taping.
Successivamente, si lavora sul rinforzo del quadricipite con esercizi isometrici, uso di elastici ed esercizi propriocettivi, con un incremento progressivo, per non infiammare l’articolazione.
La durata può essere variabile ed è specifica per ognipaziente, in base allo stato di infiammazione, di degenerazione articolare e della durata della sintomatologia.