I protocolli di Core Stability rientrano in tutti i programmi di allenamento dei runner professionisti.
Il coinvolgimento del core nei movimenti del runner indica come sia incompleto parlare di “core stability”, quanto invece sia necessario esprimersi in termini di allenamento funzionale.
Ma che differenza c’è tra core stability ed allenamento funzionale?
Possiamo dire che quest’ultimo è l’insieme di movimenti naturali che coinvolgono equilibrio, propriocezione, su tutti i piani del movimento di difficoltà progressiva che abbiano un obiettivo motorio relativo al miglioramento degli schemi motori di base (correre, lanciare, strisciare, ecc.), della prestazione sportiva e della prevenzione infortuni.
Il core stability non è altro che una parte di un protocollo di allenamento funzionale, in particolar modo la fase iniziale. Allenare la stabilità del core, è una condizione essenziale (iniziale), ma non sufficiente al fine di ottimizzare l’allenamento di tronco/pelvi/anche per il movimento della corsa; è necessario un approccio che tenga in considerazione l’allenamento funzionale se si vuole influire sulle catene cinetiche (che attraversano tutto il corpo e sono responsabili dei movimenti della corsa) e non solo sul “settore” del core.
L’allenamento funzionale del core non deve tenere solamente in considerazione la forza e la stabilità del complesso tronco/pelvi/anche, ma anche la funzionalità delle catene flessoria e posteriore al fine di migliorare la velocità del runner, e di conseguenza la performance.
L’affaticamento a cui vanno incontro i muscoli del core durante sforzi intensi ha come l’effetto di aumentare la percezione della fatica e diminuire la resistenza allo sforzo; sussiste anche un rischio di infortuni per quei soggetti che hanno uno o più gruppi muscolari deboli.
Un allenamento funzionale dedicato al core è efficace nei confronti della performance e della prevenzione infortuni, a patto che sia effettuato in maniera corretta e con carichi progressivamente elevati.
Un corretto allenamento funzionale per il core, anche per soggetti con corretta postura, contribuirà ad evitare l’antiversione del bacino in condizioni di fatica dei muscoli del core, limitando gli effetti devastanti della fatica.
I glutei per il runner non sono importanti solamente per un aspetto posturale; infatti, fanno parte della catena posteriore, un insieme di muscoli molto importanti perché responsabili della spinta orizzontale.
Una corretta esecuzione degli esercizi (aspetto fondamentale) ed una graduale progressione del carico permette, nel lungo termine, di avere benefici sulla spinta orizzontale e sulla resistenza alla fatica dei muscoli del core, con ripercussioni positive nei confronti della performance.