L’infiammazione del tibiale (il muscolo e relativo tendine) è una delle più frequenti formi di tendiniti che colpisce soprattutto i runner. Interessa il 4% dei corridori e rappresenta il 6% delle lesioni dovute alla corsa.
Si ricorda che il muscolo tibiale è essenziale nella fase iniziale di appoggio durante il movimento di oscillazione, nel contatto del tallone col suolo. Proprio per queste sue caratteristiche e funzioni, si tratta di uno dei muscoli più forti e resistenti tra i flessori dorsali del piede. Questo muscolo si occupa anche della stabilizzazione della caviglia interna, si trova molto in profondità, origina dalla tibia e dal perone posteriormente, sotto il muscolo Soleo. Una delle sue funzioni è di raddrizzare, supinare e ruotare internamente la caviglia.
Si avverte un dolore diffuso nella regione intermedia e interna della tibia. Il dolore aumenta se comprimiamo la zona con le dita. Nelle fasi iniziali lo si percepisce, iniziando a correre e migliora riscaldandosi. Nella fase cronica, si può avvertire al minimo sforzo e a riposo.
Dall’estremità superiore della tibia il tibiale anteriore s’inserisce sul tubercolo del primo osso cuneiforme e sulla porzione mediale del primo osso metatarsale.
La fisioterapia si suddivide principalmente in tre fasi: la prima strumentale, la seconda di terapia manuale e la terza prevede una vera e propria rieducazione per rinforzare il tendine e evitare, così, recidive.
Di solito, le cause principali della periostite sono eventi micro-traumatici che si ripetono. Questo accade anche quando incrementiamo determinate attività, provocando così uno stress che il nostro fisico non riesce a sopportare, provocando così un forte dolore. Per questa ragione, gli atleti e i corridori hanno maggiori probabilità di sviluppare dolore del periostio.
I principali fattori a rischio per un atleta sono i seguenti:
- Calzature non adeguate
- Corsa su terreno non adeguato
- Scarso recupero dopo l’allenamento o scarsa preparazione atletica
- Sovrappeso
- Eterometria
- Indebolimento dei tendini, lesioni o rotture
- Biomeccanica di corsa scorretta
All’inizio, la sintomatologia non impedisce l’attività sportiva ma, a lungo andare, la problematica peggiora e impedisce lo svolgimento della stessa.
Parlando di infiammazione del muscolo tibiale anteriore, la causa è dovuta alla debolezza dell’arco plantare, che sovraccarica il muscolo. La funzione principale del muscolo è quella di sollevare il piede, ma se viene utilizzato anche come stabilizzatore del piede stesso, raggiunge in fretta il suo limite. Quando si massimizza l’azione di sollevamento del piede, il muscolo risulta sovraccaricato e si verifica l’irritazione del margine mediale della tibia. Se invece il muscolo colpito è il tibiale posteriore, il tallone si porta spesso in una posizione di flessione verso l’interno e il muscolo viene sovraccaricato dalla costante trazione.