Perché allenare la forza anche nelle discipline di endurance? Le risposte sono tante e anche ben supportate da solide basi scientifiche. Da sempre demonizzato dal runner medio, l’allenamento con i sovraccarichi ha spesso rappresentato un possibile rischio di aumentare di peso e mettere su kg di massa muscolare. La realtà ci mostra invece uno scenario ben diverso. L’allenamento con i sovraccarichi produce:
- Migliore adattamento tendineo e muscolare agli stress meccanici della corsa. L’utilizzo dei sovraccarichi permette di sottoporre tendini e muscoli a livelli di tensione molto più alti di quelli ottenuti durante la corsa. Il risultato è un processo di adattamento di queste strutture che si traduce in maggiore efficienza biomeccanica e maggiore espressione della forza elastica dei tendini. Non per ultimo ha il grande vantaggio di giocare un ruolo chiave in termini di prevenzione degli infortuni
- Aumento della massa magra: nelle discipline di endurance diventa fondamentale puntare al raggiungimento del miglior rapporto peso/potenza. A parità di peso corporeo sarà l’atleta con la percentuale più alta di massa magra ad essere più performante (escludendo le altre variabili, come per esempio le capacità tecniche). Questo non solo perché sarà in grado di esprimere una potenza maggiore ma anche perché grazie alla sua massa muscolare sarà in grado di avere livelli d’idratazione migliori (un kg di tessuto muscolare può contenere quasi un 80% di acqua) e maggiore capacità di immagazzinare glicogeno (la “benzina muscolare”).
Sono proprio questi ultimi due fattori a giocare un ruolo chiave all’interno della performance ottimale
- migliore capacità di reclutamento delle fibre muscolari: prestazioni elevate di forza richiedono un grande sforzo a livello neurale, ovvero delle capacità “elettriche” del muscolo e determinano in particolare un aumento della frequenza di scarica della placca neuro-motoria. Tutto ciò si traduce in una migliore attivazione dei nostri distretti muscolari per compiere un gesto atletico
Un ringraziamento per questo articolo al Dr. Filippo Rossi (https://fisioterapistafilipporossi.it/)
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